La vicenda è ambientata nella bassa reggiana intorno agli anni '50. Come vuole la tradizione, durante un Congresso Eucaristico, le famiglie residenti nella Diocesi ospitano preti, parroci e, chi ne ha la possibilità, anche i Vescovi. La vicenda si snoda attorno ad una famiglia patriarcale che vive una vita agiata e tranquilla. Don Arturo è un prete di campagna che viene al congresso pensando di fare vacanza, "scuriosare" e mangiare gratis. E' ospitato dalla famiglia Cornetti, troppo ricca e benestante per i suoi gusti, e spera di non incontrare nessuna Vescovo, per godersi la vacanza in libertà e sfuggire al controllo dei suoi superiori. La sua natura di chiaccherone impiccione lo tradisce, al punto da immischiarlo nella vita privata della famiglia, così il simpatico sacerdote verrà coinvolto in una serie di equivoci e situazioni imbarazzanti, che verranno chiarite solo grazie al fatto che lui è il : "testimòni per fòrsa".