Per la gioia di tutti i cultori dei classici dell'animazione Disney, ritorna sul grande schermo il seguito di Bambi, il film diretto da Walt Disney nel 1942 considerato a ragione, un capolavoro del cinema. Bambi, tratto dal racconto di Felix Salten, fu realizzato sulla scia delle "Silly Symphonies" ed è particolarmente interessante sopratutto per lo scrupolo di zoologo che ha condotto la mano di Disney nel delineare gli animali della foresta e per la splendida colonna sonora che commentava le scene. Particolarmente riuscita la sequenza della scoperta dell'uomo da parte di Bambi e sopratutto la morte della mamma, che ha commosso intere generazioni di bambini e che denota tutta la sensibilità artistica di Walt Disney. Dopo un simile capolavoro la Disney, come capita ormai da tempo (vedi Peter Pan 2, Cenerentola 2, La carica dei 101 ecc..) ha realizzato il sequel della storia, cercando di rimanere il più fedele possibile ai disegni del precedente film e partendo proprio dal momento in cui il piccolo Bambi perde sua madre, uccisa da un cacciatore. Nel film Bambi 2, il giovane cerbiatto conosce suo padre, il principe della foresta e con lui inizia un viaggio che lo conduce alla scoperta dei boschi e della prateria che lo circonda. I suoi compagni d'avventura saranno gli amici di sempre: il leprotto Tamburino, la puzzola Fiore e la fidanzatina Feline e a questi si aggiungerà il rivale di Bambi Ronno, con il quale entrerà in competizione. Nonostante Bambi sia un capriolo intelligente e pieno di vita, non viene apprezzato da suo padre che lo reputa ancora troppo ingenuo e fifone per essere considerato il suo degno erede. Bambi e suo padre tuttavia passeranno dei bellissimi momenti, scoprendo la magia della primavera e dei mille segreti della natura (disegni e sfondi bellissimi), fino a quando troveranno la madre adottiva di Bambi, che avrà il compito di allevare il piccolo capriolo. Il viaggio con il padre, sarà la metafora della crescita e del passaggio dall'età infantile all'adolescenza, dove Bambi oltre a cambiare fisicamente (inizieranno a spuntagli le prime corna), si dimostrerà anche forte e coraggioso, affrontando da solo un gruppo di ferocissimi cani da caccia e rischiando la vita, conquistandosi così tutta la stima di suo padre. Il film diretto da Brian Pimental e prodotto da Jim Ballantine, ha richiesto una lavorazione di quattro anni, con le illustrazioni del maestro Andreas Deja (autore anche dei disegni di "Il Re Leone" e "Lilo & Stich") e ha dimostrato come l'animazione tradizionale, anche rifacendosi ai canoni del 1942, abbia ancora molto da dire nell'epoca dei film realizzati con la computer grafica tridimensionale.