Ispirato alla più grande fuga di segreti della storia dell’FBI. Eric O'Neil ha un solo sogno, quello di diventare agente dell'FBI. Si impegna tenacemente per riuscire. Esperto di sistemi informatici, accetta tutte le missioni ad alto rischio per poter bruciare più in fretta le tappe. Quando gli affidano una missione di sorveglianza di basso livello e viene trasferito al quartier generale dell'FBI, non è molto contento, ma capisce che non può rifiutare. Il suo compito è smascherare il suo capo Robert Hanssen, accusato di abusi sessuali e perversione. La conoscenza con Hanssen e la crescente stima che nutre nei suo confronti lo fanno dubitare sull'autenticità delle accuse mosse. Ma la verità è molto più complicata e pericolosa. "The breach" è un film di spionaggio vecchio stile, niente sparatorie, né inseguimenti mozzafiato in macchina, ma un gioco di nervi fatto di mosse e contromosse, basato sulla conoscenza delle psicologie dei personaggi. Il regista Billy Ray ama giocare con l'ambiguità delle informazioni e spiazzare lo spettatore, in un continuo gioco di specchi. Benché la storia sia nota e vera, la bravura del regista e degli sceneggiatori è quella di riuscire a instillare il dubbio. La differenza tra le accuse mosse al Hanssen e l'uomo che Eric conosce sembrano inconciliabili, la stima che il giovane apprendista nutre nei confronti del suo nuovo capo, è la stessa che noi avvertiamo, si prova ammirazione per questo uomo che sembra non essere mai stato realmente apprezzato da un sistema burocratizzato e politicizzato. Quando la verità viene svelata a Eric il film cambia, si adatta al nuovo stato d'animo del protagonista, dalla prima fase di osservazione e apprendimento, più lenta e introspettiva, si passa ad una fase più dinamica, con un ritmo più sostenuto e vari colpi di scena. Anche nel finale si continuano a nutrire dei dubbi, non tanto su quello che Hanssen ha fatto, ma sulle motivazioni che l'hanno spinto. Chris Cooper è bravissimo nei panni del frustrato e rude Hanssen, ambiguo e sospettoso fino alla paranoia.